PIETRE VIVE
Settore:
Pubblico
Luoghi :
Montpellier; Hérault
Anno:
2002 - 2012
Immagini :
Jean-Yves JUGUET
Architecte
Massimiliano Fuksas
Nata a Baghdad e naturalizzata britannica, Zaha Hadid (1950-2016) si presenta sulla scena dell'architettura contemporanea come una delle figure più note per il suo stile versatile e particolare, il suo grande fascino e impatto.
Negli anni settanta consegue la laurea in matematica a Beirut, quindi studia architettura a Londra, aprendo il proprio studio nella capitale britannica nel 1980. Il suo primo grande riconoscimento internazionale risale al 1983, quando vince il concorso del Peak Leisure Club di Hong Kong.
È stata la prima donna a ricevere il Pritzker Architecture Prize, nel 2004. Ha ricevuto il più prestigioso premio di architettura del Regno Unito, lo Stirling Prize, nel 2010 e nel 2011. Nel 2012, Elisabetta II le ha conferito il titolo di Dame for services to architecture, e nel 2015 è diventata la prima e unica donna a ricevere la Royal Gold Medal dal Royal Institute of British Architects.
L'edificio, che ha tutte le caratteristiche richieste, esemplifica una certa visione che l'architetto anglo-iracheno ha cercato di realizzare: "Belle vedute da tutte le angolazioni possibili". Da qui una creazione dalla geometria complessa, in tre dimensioni, fatta di linee fluide e ondulate, angoli acuti, piani sovrapposti, volumi a sbalzo, nervature e trasparenze. L'edificio di dimensioni imponenti (195 metri di lunghezza, 24 m di altezza, 46 m di larghezza) dà comunque un'impressione di movimento. All'interno, i grandi volumi sono morbidi, le pareti inclinate rispondono alle curve. La vetrata alta porta all'esterno la luce, che gioca sui materiali di diverse tonalità: oro, grigio, verde, nero...